Proprio come il vuoto del corpo, il vuoto dei pensieri accade attraverso la corretta osservazione dei nostri pensieri
Dovete diventare un semplice osservatore dei flussi di pensieri che scorrono attraverso la vostra coscienza. Proprio come qualcuno che si siede sulla riva del fiume e osserva lo scorrere del fiume, sedetevi sulla riva della vostra mente e osservate.
Come se foste sulla riva, osservate i pensieri che scorrono. Non fate nulla, non interferite, non fermateli in alcun modo, non reprimete in alcun modo.
Se c’è un pensiero in arrivo non fermatelo; se non arriva, non forzatelo a comparire. Dovete semplicemente essere osservatori.
In quella semplice osservazione vedrete e sperimenterete che i vostri pensieri e voi siete separati, poiché potete vedere che colui che sta osservando i pensieri è inevitabilmente separato dai pensieri, è “altro” da essi.
E allorché ne diventerete consapevoli, una pace insolita vi avvolgerà poiché non avrete più alcuna preoccupazione. Potrete trovarvi in mezzo a ogni sorta di preoccupazione, ma nessuna sarà vostra. Potrete trovarvi in mezzo a molti problemi, ma essi non saranno vostri. Potrete essere circondati dai pensieri, ma voi non sarete i pensieri.
E se diventate consapevoli che non siete i vostri pensieri, la vita di questi pensieri comincerà ad affievolirsi, ed essi diventeranno privi di vita.
La forza dei nostri pensieri dipende dal fatto che pensiamo siano nostri. Quando discutete con qualcuno voi dite “Questo è il mio pensiero!”. Nessun pensiero è vostro. Tutti i pensieri sono separati, sono divisi da voi, siatene semplicemente testimoni.